Brindisi Smart Guide – una mappa inclusiva della città di Brindisi

L’Associazione Italiana Persone Down, nata dall’esigenza di genitori di persone con sindrome di down di fare rete al fine di garantire maggiore autonomia e interazione sociale per queste persone, ha una sua sezione a Brindisi da 42 anni. 

All’interno di questa realtà, Christian Muraglia, spinto dall’insistenza di Fabio, un ragazzo che fa parte dell’associazione, decide di realizzare una guida cartacea adatta a persone con disabilità, realizzata proprio attraverso il loro contributo. 

Le persone con sindrome di down hanno difficoltà a leggere determinati documenti e spesso mancano gli strumenti adeguati a permettere loro di muoversi autonomamente in città, nasce così l’idea di realizzare una guida turistica, comprensiva di app, per facilitare la fruibilità del territorio. 

Quest’idea, presentata a Palazzo Guerrieri, vince la seconda edizione del Laboratorio di Innovazione Urbana.

Inizia così il lungo percorso di questo progetto che prevede un coinvolgimento attivo di una decina di ragazzi dell’associazione AIPD – Brindisi che, periodicamente, si incontrano davanti a Palazzo Guerrieri e da qui si mettono in marcia per la città. Ogni volta un percorso diverso, in modo da individuare, lungo la via, i punti di interesse turistici, i luoghi in cui mangiare, i mezzi pubblici che si possono incontrare lungo la strada. Questo perché uno degli obiettivi della mappa è quello di stimolare e consentire l’autonomia e l’indipendenza delle persone con sindrome di down.

Il lavoro è stato lungo e faticoso, ha richiesto mesi impegnativi ed è stato bruscamente interrotto a causa del Covid-19, che ha impedito ai ragazzi di ritrovarsi assieme a Palazzo Guerrieri, com’era diventato d’abitudine per i consueti giri. Questo ha determinato un inevitabile allungamento dei tempi di realizzazione della guida che, tuttavia, è quasi ultimata perché, nonostante tutte le difficoltà del caso, la risposta dei ragazzi è stata sempre estremamente propositiva.

Partendo dalle esperienze dei singoli, i protagonisti di questo progetto, seguiti da esperti neurolinguisti e dai loro genitori, hanno individuato un linguaggio adatto alla mappatura: scritte grandi, linguaggio semplice, figure ed elementi grafici. Non vi era un format specifico cui fare riferimento, ma delle semplici linee guida dalle quali partire per inventare il codice comunicativo più adatto a questa situazione. La cosa più complessa è stata sicuramente ripulire un linguaggio solitamente sovrabbondante di informazioni, che spesso sono dispersive ed escludenti. Il risultato di questo lavoro è una guida dalla facile comprensione che è adattabile, non solo a individui con deficit cognitivi, ma anche a bambini e stranieri e bassa scolarizzazione. Una mappa capace di integrare invece che escludere. La mappa, infatti,  non si rivolge a una cerchia ristretta di persone, non è stata realizzata dai ragazzi dell’AIPD per loro stessi, in maniera autoreferenziale, ma grazie al suo linguaggio semplice e facilmente accessibile si propone come obiettivo quello di raggiungere il maggior numero di persone, permettendo loro di capire e conoscere Brindisi. 

Il risultato di questo percorso è davvero entusiasmante al punto che si pensa già ai passi futuri per implementare questo progetto in vari modi.

Innanzitutto, trovando degli sponsor che possono proporre la guida come cadeaux in varie occasioni, come le festività natalizie. 

Poi certamente, provando a esportare il format che è stato ideato in questi mesi di intenso lavoro anche in altre città pugliesi, in modo da poter replicare l’esperienza realizzando altre mappe turistiche inclusive.

Inoltre, questo progetto aiuta i ragazzi nell’inserimento lavorativo perché permette di creare rete con i soggetti coinvolti: dalla ristorazione all’hotellerie, dall’industria agroalimentare al turismo crocieristico. Si pensa infatti anche di coinvolgere i ragazzi nella realizzazione di  tour esperienziali guidati da loro stessi durante la stagione crocieristica che vede le navi da crociera attraccate nel porto di Brindisi. Vuole essere questo un modo per ampliare le possibilità di accesso al mercato del lavoro per queste persone affinché sia garantita e tutelata la loro indipendenza, anche economica.

Insomma, i progetti sono tanti e la risposta a oggi è sempre stata positiva, sia da parte dei soggetti coinvolti che della cittadinanza, non ci resta che aspettare entusiasti gli sviluppi futuri e nel frattempo consultare questa mappa di Brindisi favorendo la diffusione di un nuovo linguaggio inclusivo nel quale tutti ci riconosciamo.