Ca.Za.: un’innovativa esperienza di co-housing che promuove l’invecchiamento attivo e il coinvolgimento della comunità

Ca.Za. (Casa Zamalek), il progetto di silver co-housing nella città di Brindisi nasce da un’idea di Eleonora Quacquarelli, Marianna Ungaro e Giada Caricato che si ritrovano a ragionare su due dati importanti: il progressivo invecchiamento della popolazione e la condizione di solitudine in cui molti anziani si ritrovano.

Secondo l’ISTAT, infatti, in Italia il 16% della popolazione  tra i 55 e i 74 anni vive da sola, percentuale che raddoppia nelle età successive (38,3%). Inoltre, in Italia tra le persone di 75 anni e più è drammaticamente alta la percentuale di quelle che non hanno parenti né amici cui riferirsi in caso di bisogno: quasi il 40% di tutti i soggetti in tale fascia d’età.

La malinconia derivante dallo stato di solitudine che caratterizza soprattutto alcune fasce d’età è un fattore di rischio rilevante che incide negativamente sulla speranza di vita e che determina una fragilità crescente nelle persone anziane. 

Alla luce di queste considerazioni, appare ancora più rilevante il tentativo di Eleonora, Marianna e Giada di promuovere la socializzazione e l’attivazione degli anziani attraverso Ca.Za.

Questa struttura è agli antipodi della concezione formale di casa di riposo. Ca.Za. è stata infatti realizzata con la volontà di spezzare un meccanismo che caratterizza i nostri giorni, cioè quello di collocare in queste strutture anche persone mature che tuttavia possono e vogliono continuare a vivere appieno e attivamente i propri anni.

Eleonora, Marianna e Giada ritengono, infatti, che il vivere insieme, condividendo spazi, oneri e quotidianità, contribuirà a far sentire meno sole e più attive queste persone che troppo spesso sono considerate marginali dalla società, nella quale permane l’idea della vecchiaia quale una fase passiva dell’esistenza, e degli anziani quali un peso per la comunità, piuttosto che una risorsa. 

Sfidando questi schemi, Eleonora, Marianna e Giada hanno portato avanti il loro progetto in un periodo storico, quello della pandemia da Covid-19, che ha colpito soprattutto la popolazione anziana e ha bloccato, per un periodo considerevole, la possibilità di aggregarsi. 

Nonostante le difficoltà dovute dalla pandemia, il progetto è andato avanti e ora Ca.Za. è una bellissima realtà. Mobili dai colori vivaci, spazi ampi e luminosi e tende che si gonfiano alla brezza del mare su cui affaccia Ca.Za. 

Sei, il numero di ospiti che potranno entrare in questa struttura. Ognuno di loro avrà a disposizione tutta lo spazio e la privacy di cui avrà bisogno, e, allo stesso tempo, potrà condividere le sale comuni con gli altri ospiti della struttura, e non solo, perché Ca.Za. sarà una struttura aperta a tutti, un vero luogo di incontro e scambio per coloro che vorranno farne parte. E’ questo infatti ciò che caratterizza una comunità: partecipare allo scambio intergenerazionale di idee ed esperienze.

Per favorire questo coinvolgimento attivo della comunità intorno a Ca.Za., l’impegno attivo di Eleonora, Marianna e Giada ha portato all’individuazione di diverse realtà che, sul territorio di Brindisi, offrono delle opportunità agli over 65. Con il supporto di Palazzo Guerrieri, quindi, è stata realizzata una mappa che le raccoglie tutte, e che è in continuo aggiornamento.

L’idea alla base di questa iniziativa è la promozione dell’invecchiamento attivo attraverso la partecipazione alle attività che la città offre e che sono facilmente individuabili consultando suddetta mappatura online

In questa mappa rientrano i centri di aggregazione sociale, gli enti, le associazioni e le aziende private che si occupano di: attività ludico/ricreative (cineforum, tornei di carte, feste danzanti), gite fuori porta, attività sportive, organizzazione di laboratori tematici in materia di cucina, lettura, pittura, giardinaggio ecc.

Per queste realtà, entrare a far parte di questa rete significa anche avere a disposizione una vetrina online in cui illustrare autonomamente le attività che propongono. 

Allo stesso tempo, questa mappa permette a coloro che la consultano di individuare più facilmente l’attività che desiderano svolgere in base alle proprie preferenze e ai resoconti consultabili tramite un forum attivo.

L’obiettivo è quello di combattere la solitudine attraverso l’attivazione, così facendo si offre l’opportunità a queste persone di sentirsi indipendenti e parte integrante della comunità.

Allo stesso tempo si cerca di superare una visione rigida che connota l’anziano in termini di mancanza, come soggetto unicamente da assistere, curare o tutelare in favore di una definizione della persona come portatrice di  risorse, capacità, talenti a qualsiasi età a partire dalla quale costruire e favorire scambi arricchenti per l’individuo e la società tutta.