Un Palio, un Santo e un miracolo di periferia chiamato partecipazione

Il miracolo questa volta lo fa la creatività sul terreno fertile della partecipazione civica: è quello che sta succedendo a Brindisi nel quartiere di San’Elia dove un Santo, che non esisteva ma ora c’è, sta chiamando a raccolta i cittadini attorno a un Palio volto alla rigenerazione urbana. Ce lo raccontano Daniele Guadalupi e Mariateresa Contaldo del Collettivo ImmaginAbile promotore del progetto CeloCeloManca – L’album dei desideri di Sant’Elia. 

Come è nata l’idea del Palio di Sant’Elia?

Volevamo realizzare un album di figurine che raccontasse in maniera innovativa la tipicità del quartiere Sant’Elia, la sua tradizione sportiva e le esperienze di rigenerazione nate con la Casa di Quartiere Parco Buscicchio e con la cooperativa di comunità, Legami di Comunità. Ci sembrava innovativo rappresentare questa importante storia urbana di periferia attraverso delle foto e con una veste artistica che restituisse il percorso di questi anni ai cittadini al di fuori dei confini della città. Così è nata l’idea di creare una iniziativa come il Palio che alimentasse l’album e ne rafforzasse l’aspetto emozionale e di relazione.

Ha funzionato?

Assolutamente sì: la formula del Palio si sta dimostrando perfetta per valorizzare il senso di appartenenza e di vicinanza dei cittadini al quartiere e tra di loro. Gli elementi fondamentali sono lo sport, l’arte e la competizione: per creare le diverse fazioni, Sant’Elia è stato suddiviso in 4 aree alle quali sono stati abbinati i campi da gioco, un nome (Pavone, Delfino, Lucertola e Fenice), uno stemma e dei colori. Ogni area è rappresentata da una squadra che si affronterà con le altre in varie discipline durante la settimana del Palio. Creare delle “squadre avversarie” sta facendo incontrare persone che abitano vicino, ma magari non condividevano uno stesso senso di appartenenza. E questo risultato è possibile perché i cittadini stessi stanno svolgendo il ruolo di animatori e attivatori sociali facendo da apripista per le iscrizioni con il passaparola e l’entusiasmo della sfida.

Il Santo vi ha aiutato?

Sant’Elia ci ha aiutato a creare la magia intorno al progetto. Abbiamo raggiunto circa 200 iscritti che rappresentano un’ottima risposta degli abitanti, specialmente considerando che usciamo da poco dalla fase di restrizioni per il Covid e che durante la prima parte del loro coinvolgimento nel progetto, tra marzo e aprile, avevamo ancora le mascherine e la paura dei contagi. E poi Sant’Elia non è propriamente un santo, quanto piuttosto uno sciamano molto social che cerca di dare la giusta energia e la fiducia affinché siano i cittadini stessi a fare il miracolo della partecipazione e del cambiamento, senza delegare. A questo proposito una doverosa citazione va spesa per Pazlab e, in particolare, per Danilo Scalera che ha realizzato l’intera identità visiva del progetto, del Santo e delle Contrade, e per Matteo Serrache cura la comunicazione sui canali on line e programma la comunicazione del progetto. 

Oltre all’aspetto ludico, il vostro progetto ha un aspetto di rigenerazione urbana che punta a ridare stabilmente alcuni luoghi alla comunità.

Contiamo molto sul ridare gli spazi ai cittadini. La nostra linea è quella di ispirare e affiancare processi culturali reali e radicati che utilizzino l’arte e la comunicazione al fine di promuovere relazioni salde e partecipazione. Allo stesso tempo, pensiamo che tali processi da un lato servano a sensibilizzare ed educare ai nuovi linguaggi dell’arte contemporanea, dall’altro possano generare nuove forme di creatività che attingono a una cultura urbana vitale e generosa. Per questo sono stati realizzati dei masterplan (progetti di rigenerazione) dall’architetto urbanista Juri Battiglini che intendono migliorare le aree scelte come campi di gara per le attività e trasformarle in campi fissi di gioco e spazi aggregativi curati. La scelta dei progetti avviene con il coinvolgimento della comunità e delle stesse squadre che partecipano al Palio. Agli incontri di co-progettazione hanno partecipato gli abitanti del quartiere tra cui moltissimi ragazzi che hanno portato il loro sguardo unico su questi luoghi, raccontando le loro esigenze e le loro aspettative che non devono essere tradite. 

Cosa ci aspetta nei prossimi giorni?

Come nelle ultime settimane, continueremo ad addobbare il quartiere e a preparare il Palio con la partecipazione di tutti. Abbiamo creato gli stencil con gli stemmi e le forme che identificano le Contrade in collaborazione con il FabLab della Casa di Quartiere Molo12 presso Palazzo Guerrieri e tutti i pomeriggi i ragazzi decorano luoghi, angoli, muri e magliette. Il Palio si aprirà giorno 18 giugno con una parata nel quartiere che vedrà sfilare un carnevale di majorette, tamburi, tifoserie e tante persone che faranno vedere come è bello stare insieme, abbattere il muro dell’individualità e migliorare i luoghi in cui ci si trova. Partirà così una settimana di sfide: calcio 5×5, basket 3×3, touch rugby, pallavolo 3×3, ciclismo, corsa, cucina, arte urbana e passeggiate in bicicletta per tutte le età. La categoria più inclusiva è quella della cucina e dell’ospitalità che vedrà ogni contrada organizzare una cena di comunità durante la quale accoglierà nella piazza di pertinenza le altre squadre. Tutti siederanno con tutti dopo le finali. 

Il post palio cosa prevede?

A settembre riprenderemo subito a lavorare proiettati alla organizzazione della seconda edizione del Palio. Ci sarà ancora da fare per riqualificare le piazze, specialmente quelle che presentano una situazione più difficile, rendendo gli interventi più concreti. Una bella notizia è che a dare seguito all’intervento con noi, dovrebbero esserci alcune Fondazioni che intendono supportarci per finanziare la creazione dei campi da gioco. Inoltre, le “tane”, alcune delle quali sono locali in disuso dell’Arca Nord Salento, rimarranno nella disponibilità dei cittadini come centri di aggregazione, sartorie sociali, infopoint e biblioteche di comunità, aperti a ricevere proposte di progetti e bisogni del quartiere da tutti gli abitanti.

E l’album? 

L’album si farà sotto l’iconico marchio delle Figurine Panini. Sarà distribuito ovunque nel quartiere e disponibile online con il racconto fotografico del progetto, del Santo, degli sport e delle contrade. Ci aiuterà a far nascere una tradizione da un evento (e da un Santo) che prima non esisteva. 

“CeloCeloManca – L’album dei desideri di Sant’Elia”, vincitore della terza edizione di “Creative Living Lab”, è realizzato dal collettivo ImmaginAbile in collaborazione con Comune di Brindisi, Arca Nord Salento, la cooperativa di comunità Legami di Comunità – Brindisi, Pazlab e Panini Comics Italia. Per info e programma sui giorni del Palio (18 – 26 giugno 2022: www.santeliabrindisi.it)