Ortomania: un progetto di comunità

Dall’idea di Antonia, Giusy e Annarita nasce Ortomania, uno spazio verde, transgenerazionale e di socializzazione nel quartiere Paradiso, generativo di prodotti orticoli e di relazioni tra i cittadini. 

In un ampio terreno confiscato alla mafia è sorto, circa quindici anni fa, il Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) del Comune di Brindisi, uno spazio educativo e culturale per i giovani e le famiglie del quartiere. Proprio all’interno di questa realtà, le tre donne prendono parte al laboratorio di riuso creativo gestito dagli operatori del Centro e, con l’idea di creare un primo spazio di socializzazione, iniziano a realizzare alcune panchine in pallet da collocare nel terreno adiacente alla sede CAG.

Si trattava di un campo inutilizzato, dove l’incuria faceva da padrona, così Antonia, Giusy e Annarita esprimono il personale desiderio di continuare a lavorare per rivitalizzare questo terreno, questa volta coltivando un orto. Questo desiderio, che sarebbe potuto rimanere circoscritto alle tre protagoniste di questa storia, è stato, invece, intercettato all’interno di Palazzo Guerrieri, trasformandosi in una buona pratica socio-culturale attraverso la sottoscrizione di un patto di collaborazione per la realizzazione di venticinque lotti di terreno fruibili dai cittadini. 

Il patto di collaborazione è uno strumento innovativo attraverso il quale vengono coinvolti i cittadini, anche singoli e distanti dalle tradizionali reti associative, e un soggetto pubblico nella definizione dei termini della collaborazione per la cura dei beni comuni, materiali e immateriali. In seguito alla sottoscrizione di questo patto, diventa quindi possibile, per i cittadini brindisini, non solo realizzare un proprio orto, ma anche scambiare le competenze specifiche relative all’agricoltura non intensiva e alle pratiche antiche che rischiano di scomparire con l’andare del tempo, diventando questa un’opportunità di ritrovo tra generazioni di cittadini.

Ogni incontro tra gli ortisti è un’occasione per continuare a promuovere la cittadinanza attiva e il rispetto dei temi ambientali, agricoli e culturali, nonché delle buone pratiche che possono essere esportate anche in altri quartieri della città.

Considerando l’estensione dei terreni agricoli incolti o abbandonati nell’agro di Brindisi, questa rappresenta davvero una bella sfida ricca di opportunità di crescita e innovazione del territorio.

Attraverso le attività del Laboratorio di Innovazione Urbana, il gruppo di lavoro selezionato, ha sviluppato un portale web funzionale alla prenotazione dei lotti e alla diffusione delle pratiche legate all’orto urbano, uno strumento utile alla possibile moltiplicazione di iniziative simili in città.

Questa esperienza fa riflettere sul fatto che da una attività per la realizzazione di panchine in pallet, è stato sottoscritto un patto di collaborazione per la realizzazione di un orto urbano e da qui ha preso avvio anche la collaborazione tra questo spazio e associazioni esterne al CAG, come il Centro Sportivo Italiano, che ha permesso di realizzare la Prima Edizione della Corsa Campestre della Città di Brindisi. Questo dimostra come ogni occasione di incontro diventa potenziale moltiplicatore di buone pratiche sociali all’interno e all’esterno di questa realtà. 

D’altronde questo spazio lo stanno animando le persone che mettono in campo i propri interessi, propensioni e voglia di rigenerare questa terra, all’amministrazione spetta il compito di supportare, facilitare e far conoscere queste buone pratiche con il fine di esportarle anche altrove, innestando un processo di rigenerazione della città che la renda più vivace e accogliente.