ColMare: esplorazione, esperienza e conservazione del litorale brindisino in Kayak

Esplorazione, esperienza e conservazione. Queste le parole chiavi del progetto ColMare, nato nel 2020 con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza, e non solo, nel monitoraggio del litorale brindisino. 

E’ un progetto ambizioso che vuole contribuire a costruire una nuova immagine della città di Brindisi, non solo come importante porto industriale ma anche come città caratterizzata da un meraviglioso litorale costiero che l’APS Flow Love Life Ocean, responsabile del progetto ColMare, sta cercando di valorizzare e tutelare. 

Questa associazione nasce nel 2016 dall’amore per il mare del biologo marino, Aldo Rizzo, suo fondatore, e oggi presidente, e dalla volontà di tutelare l’ambiente marino-costiero rivolgendosi, principalmente, a giovani ragazzi per sensibilizzarli sulla tutela dell’ecosistema marino.

Dopo un periodo di stop l’associazione APS Flow Love Life Ocean ha avuto tempo di ripensarsi e ha elaborato il progetto “The Blue Side of Brindisi”, vincitore della seconda edizione di Brindisi Smart Lab “Laboratorio di Innovazione Urbana” del Comune di Brindisi. 

Questo progetto prevede la mappatura multimediale dei luoghi marino-costieri significativi da proteggere, conservare e promuovere lungo il tratto di costa che va da Punta Cavallo agli scogli di Apani. 

Suddiviso in sezioni che l’ospite può consultare secondo i propri interessi e curiosità, il sito riesce a coinvolgere il più vasto pubblico possibile. I contenuti di biologia marina spaziano dalla descrizione degli habitat prioritari sino alle specie più e meno conosciute che si possono avvistare in questo territorio. Inoltre, grazie al contributo di tutti i  soci volontari – fotografi, videomaker, subacquei, ecc. -, il sito si è arricchito di nuovi contenuti: fotografie subacquee, immagini aeree e video tour virtuali visibili in VR che catapultano lo spettatore nel luogo scelto e favoriscono la contemplazione della sua bellezza.

E’ proprio con l’obiettivo di un sempre maggior coinvolgimento della cittadinanza nell’attività di monitoraggio e raccolta dati che nel 2020, accanto a “The blue side of Brindisi”, nasce il progetto ColMare. Attraverso degli eco tour esperienziali su kayak è possibile prendere parte all’attività di avvistamento, raccolta foto e dati da condividere con diversi partner e organizzazioni coinvolte nel monitoraggio e salvaguardia dell’ecosistema marino locale.  

Con un colpo di fortuna si possono avvistare (contribuendo all’attività di identificazione e raccolta dati) delfini, tartarughe e vari tipi di uccelli marini a seconda del periodo, perché le attività in mare proseguono per tutto l’anno.

Lungo il percorso, inoltre, i partecipanti sono coinvolti anche nella raccolta della plastica e nella pulizia del litorale.

Questo perché lo spirito richiesto a chi prende parte a questi tour è quello di grande consapevolezza che non si tratta di una semplice uscita in kayak fine a se stessa, bensì di un’esperienza che ha come fine ultimo quello di aggregare la comunità (e chi da questa terra è di passaggio) intorno al mare, alla sua importanza e salvaguardia. 

Questo spirito è l’unico requisito richiesto per la partecipazione a queste attività che, per il resto, si rivolgono a tutti, anche a chi sale per la prima volta su un kayak. Non è importante essere dei marinai esperti per partecipare; ogni ospite, infatti, contribuisce con le proprie competenze e capacità, alla raccolta dati e a rendere unica  e irripetibile ogni uscita. 

Viste da questa prospettiva, le attività proposte da ColMare, che saranno implementate nel prossimo futuro, possono rappresentare anche una nuova offerta di servizi turistici per la promozione dello sviluppo socio-culturale, naturalistico e turistico della città. Si tratta, però, di un turismo lento, consapevole e rispettoso della natura che ci si trova a scoprire e tutelare allo stesso tempo.

Mentre si esplora il litorale brindisino, infatti, si ha anche la possibilità di riflettere e ripensare al nostro rapporto con la natura affinché non sia predatorio, ma metta al centro del nostro agire la salvaguardia di questa terra che da secoli ci ospita. 

Photo credit: Giuseppe Lanotte